L’allenamento a secco delle dita mediante sollevamento pesi (”powerlifting”) sta sempre più prendendo piede nel mondo dell’arrampicata. Non è raro infatti imbattersi in qualche reel su Instagram di pro climber che si allenano con questo metodo, sfoggiando dei massimali veramente bestiali! I vantaggi sono indubbiamente innumerevoli e, giusto per citarne alcuni, tra i più importanti troviamo: la possibilità di allenare o riabilitare singolarmente ogni mano e ogni dito con un sovraccarico ben preciso e scalabile nel tempo (cosa molto più difficile da attuare sul trave); la possibilità di trasportare agevolmente questi attrezzi in falesia per riscaldare e attivare correttamente muscoli e dita prima di ghisarci sul nostro progetto.
A tal proposito, noi di Whise abbiamo ideato vari attrezzi per le diverse situazioni ed esigenze di noi climbers e di seguito vogliamo fare un po’ di chiarezza per una scelta consapevole!
1) Patrik & Fat Patrik
Così piccoli e carini, fa quasi peccato sfruttarli come attrezzi di allenamento invece che come gadget arrampicatori, ma il loro punto di forza è proprio questo: essere utilizzabili sia negli allenamenti di tutti i giorni, sia come portachiavi della macchina, in modo da sfoggiare il nostro charme arrampicatorio ovunque andiamo!
Questi due attrezzi sono utili principalmente per allenare e riabilitare il singolo o coppia di dita in posizione “open-hand” o “half-crimp”. Questo ci permette, ad esempio, di prepararci specificatamente per una via o un blocco che presenta molti mono e biditi.
2) Murok
Questo blocchetto di legno perfettamente levigato e soffice al tatto, a prima vista può sembrare innocuo ma, in realtà, ci darà del filo da torcere per essere pinzato!
Con le sue tre diverse misure, rispettivamente 6, 8 e 10 cm, ci permetterà di essere preparati a tenere pinze di tutte le dimensioni e ad avere una stretta di mano ferma e decisa!
Quando non lo usiamo per allenarci, dopo una bella spazzolata, possiamo esibirlo come elegante soprammobile nel nostro salotto oppure come fermacarte di classe.
3) Bender
La parola d’ordine per descrivere Bender, il nostro travetto portatile a una mano, è sicuramente versatilità: un unico oggetto per allenare e riabilitare quasi tutti i tipi di prensilità che si utilizzano nell’arrampicata (open-hand, half-crimp, full-crimp, pinzata)!
Pensato per aumentare la forza di trazione sulle tacche ne presenta una da 20mm e una da 15mm, e uno spessore magnetico (rimovibile) che le trasforma rispettivamente in 12mm e 7mm. Quattro tacche di diverse dimensioni per soddisfare tutte le esigenze!
Inoltre, possiamo utilizzarlo anche in posizione orizzontale per allenare la pinzata dalla dimensione di 7 cm.
4) Trave-ler
Il nome rende già l’idea: nata per essere la compagna di viaggio perfetta in tutte le nostre avventure “on the rock”, questa trave portatile a due mani è il giusto compromesso tra portabilità e comodità nell’esecuzione degli esercizi, permettendoci di riscaldarci correttamente prima delle nostre scalate.
A seconda dell’orientamento in cui decidiamo di utilizzarla, alle due estremità avremo a disposizione delle tacche di diverse dimensioni, mentre al centro un’unica tasca più profonda pensata principalmente per le sospensioni monobraccio ma comoda anche per le prensioni di mono, bi e tridita. Oltre a ciò, Trave-ler è stata ideata leggermente più lunga rispetto alla maggior parte delle travi in commercio, permettendoci di eseguire trazioni a due mani mantenendo una giusta apertura delle braccia e di ingaggiare, oltre gli avambracci, i grandi muscoli della schiena.
In aggiunta all’utilizzo principale per cui è stata pensata, può essere comodamente montata in casa con delle semplici viti (nei fori in cui passa il cordino) e trasformarsi in una trave fissa a tutti gli effetti, per continuare ad allenarci senza perdere un colpo!
Qualunque siano le nostre scelte è bene sapere che abbiamo tra le mani degli strumenti importantissimi. Se usati correttamente ci permetteranno di diminuire la possibilità di riscontrare infortuni alle dita e di diventare sempre più forti!
Buona arrampicata, alé!